Shadows – L’Ordine delle Ombre

Giusto in tempo per Pasqua, eccoci con un romanzo per ragazzi che di festivo non ha proprio nulla!

Chi non ha mai sognato di viaggiare nei sogni? Lo so, a volte è difficile ricordaseli la mattina dopo e per carità, chi vorrebbe avventurarsi negli incubi altrui… ma la prospettiva è piuttosto interessante e questo fanno gli onironauti come il protagonista di oggi, Daniel Russo.

TriskEdizioni pubblica con amore e intraprendenza un urban fantasy che fa l’occhiolino ai romanzi storici a cui ci ha abituato Dan Brown, ma senza la sua vanità insopportabile. Zac D’Aleo, infatti, è un giovane autore che segue le proprie passioni in maniera semplice e sincera e si è creato una vita sui propri talenti. Ed è multipotenziale, quindi ha già la mia simpatia anche solo per questo.

Shadows – L’Ordine delle Ombre parla di fantasmi, sogni e incubi, assassini e antichi misteri, fra un normalissimo 2017 per degli studenti di sedici anni e il 1603 con la Santa Inquisizione, con pure un salto nel 1202 con una maledizione dal sapore orientale…

Dan, Zoe, Leo ed Ele sono degli comuni sedicenni, un’età fastidiosa eppure che la letteratura si ostina a sottolineare come la migliore di tutte. Tutto scorre normalmente, finché Dan non inizia a vedere dei fantasmi… ma sono fantasmi, in effetti? E i suoi amici, nascondono anche loro dei segreti che tengono all’oscuro di Dan? Che domande: in ballo c’è l’ancestrale lotta fra Bene e Male e in particolare tutto sta nella separazione tra mortali e immortali, che sono onironauti… e Dan è uno di loro.

Si tratta del primo volume di una saga, pertanto ha il difetto di interrompersi al punto più interessante, quando finalmente il lettore comincia a capirci qualcosa. Nel frattempo, D’Aleo sta anche scrivendo la saga epic fantasy Tales of Lights and Shadows (TOLAS) sempre per la Trisk, quindi immagino che i fan sappiano aspettare. Nello specifico, Shadows si rifa molto alla letteratura per ragazzi di stampo americano, in alcuni punti incoerente con l’ambientazione italiana del romanzo; non amo questo vezzo di molti autori, soprattutto giovani, ma trattandosi di un fantasy dedicato a un pubblico di massimo 18 anni, è perdonato.

Il libro ha infatti molti pregi che apprezzo nel genere e per questo lo consiglierei ai miei studenti: è divertente, possiede un world building interessante e l’autore è perfettamente calato nel narratore. Forse perché in effetti, se spiate il suo profilo Instagram, ha con ogni probabilità stretto un patto con il Diavolo (@a_new_world_in_my_mind)…ho due anni in più di lui e sembro sua nonna, perché?!

Che dire, non lo mettiamo un libro nell’uovo di Pasqua?

A presto,

Betta La Talpa

P.S. Trovate il libro su Amazon

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