Quando ho terminato il libro di Andrea Ferrari, edito Catartica Edizioni, il mio primo pensiero è stato: sì, bello, lo so che fa davvero figo scrivere come Irvine Welsh, Chuck Palahniuk, Charles Bukowski e compagnia bella, ma se non sei uno di loro e non hai avuto la vita che hanno vissuto loro, allora forse... Continue Reading →
Non parlare – Uzodinma Iweala
Il titolo di questo librone (così denominati quei libri così grandi da permeare la vita dei lettori nei giorni a venire e da creare ponti con altre arti) dice tutto nell'ordine di non parlare. Non si può dire più niente è diventato il motto di questi ultimi due anni. Covid non è solo una pandemia,... Continue Reading →
Canti della città – Alberto Rudellat
Delle città non si parla mai abbastanza. Ci sono città che sembrano nate per essere raccontate: Torino, Trieste, Roma, Lisbona, New York, Londra, piccoli paesini memorie di un luogo che il tempo, la globalizzazione e internet ci vogliono portar via. Città di cui invece non si sa nulla e che non hanno mai potuto parlare... Continue Reading →
Gli ansiosi si addormentano contando le Apocalissi Zombie
Contrariamente a quanto sostiene l'autore di oggi, il mio coevo Alec Bogdanovic (anche se lui è nato il 1 gennaio e io il 28 dicembre, quindi abbiamo un anno di differenza), io leggo sempre le prefazioni e le postfazioni. Sono masochista? No, le leggo perché fanno parte del libro che compriamo e la maggior parte... Continue Reading →
Pride & Gluttony – Resh Stories
È con imperdonabile ritardo che torno a scrivere qui a casa... il caldo, lo smartworking, le vacanze immaginarie, la paura del virus e chi non ne ha, i momenti di relax che non siano davanti a uno schermo e un'estate insolita e pacata, citazioni da Rino Gaetano a non finire. E siccome pare che in... Continue Reading →