Parlare di ciò che ci sarà dopo la vita è sempre un dilemma. Un po’ divertente, un po’ mainstream, un po’ inutile…ma c’è sempre chi è capace di sorprendere anche nel mare magnum di proposte letterarie o cinematografiche dedicate all’Apocalisse.
È proprio il caso di questo bel librone o Il Giudizio Universale, con le sue quasi trecento pagine, edito da Porto Seguro Editore, scritto dall’insegnante e avvocato Raimondo Preti. Chissà perché i giuristi sono statisticamente portati a parlare di giudizio universale… Vi ricordate dell’Avvocato del Diavolo, quello straordinario film con protagonisti Keanu Reeves, Charlize Theron e Al Pacino? Ecco, mi viene sempre in mente o quello o Costantine, film e fumetto edito DC Comics (e sempre con Keanu Reeves… si vede che gli piace passare del tempo nell’aldilà).
Ma Preti non ha venduto (non ancora, credo) l’anima a Satana, anzi ha preferito mettersi nei panni dell’Arcangelo Gabriele al quale Iddio ha concesso nella sua immensa grazia un’importante missione: rapire i bambini innocenti e meritevoli per ripopolare il pianeta una volta sgombrati peccatori e venialità. Un po’ Erode al contrario, un po’ pena del contrappasso all’Angelo della Morte, la piaga più terribile illustrata da Mosè.
Ma si sa, anche gli angeli hanno un cuore e il nostro Gabriele si ritrova a voler salvare non solo il piccolo, simpaticissimo Vanni, ma anche tutta la sua famiglia disagiata quanto siamo tutti noi. Un ottimo modo per spiegare che Dio è ben fuori dalle chiese dorate ma ben presente nelle periferie.
Raimondo Preti scrive un romanzo dissacrante e ironico senza essere inutilmente provocatorio e kitsch, lucido e molto spassoso come la coppia Gaiman&Pratchett in quel gioiello che è Buon Apocalisse a tutti! (non ho mai visto la versione tv e non sono particolarmente interessata a guardarla, ma sono abbastanza certa di confermare la mia teoria: Crowley è palesemente ispirato a me oppure c’è qualche parentela tra noi). Notevole il colpo di scena finale, con una scelta da parte dell’Arcangelo interessante e tutt’altro che scontata. Il risultato è una storia moderna e divertente, ben scritta e sorretta da uno stile accurato e frizzante, ricco di interiezioni, riferimenti all’attualità quanto alla cultura classica, nonché un ottimo uso della punteggiatura.
Vorrei far notare anche la quantità enorme di note a pie’ di pagina a dimostrare una cultura generale piuttosto vasta e una ricchezza di significati nella scrittura che ben pochi autori oggi dimostrano, credendo che la storia basti a sé e che lo stile contemporaneo sia assimilabile a qualche volgarità fuori contesto sparsa per le pagine. La ricchezza di riferimenti extradiegetici mi ha davvero piacevolmente stupita, quindi chapeau!
Tra non molto inizierà Carnevale, uno dei periodi più pagani e blasfemi dell’anno, volete davvero passarlo senza aver letto questo libro?
Buona lettura a tutti (con o senza frittelle carnevalesche),
Betta La Talpa
P.S. Potete trovare Il Giudizio Universale su LaFeltrinelli e IBS.
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