Ragazza serpente spina

Questo è di sicuro il libro che avrei sempre voluto scrivere, per cui sono un po’ invidiosa di Melissa Bashardoust. E arrabbiata con la Oscar Mondadori per non avere aspettato il mio genio e aver pubblicato tale gioiello.

Sto scherzando, naturalmente…anche se non è la prima volta che mi capita, in particolare con libri che poi amo. Mi è successo anche con Piranesi di Susanna Clarke e Il viaggio di Halla di Naomi Mitchison, per dire.

Siccome sono invidiosa, partiamo con i difetti cercando di screditare la mia immaginaria rivale: nessuno, almeno non che siano da considerare problematici o che inficino la qualità del romanzo. È un romanzo piuttosto lungo, ma la lunghezza è necessaria per accogliere tutte le meravigliose descrizioni dell’impero persiano e la calma piatta che domina la vita di Soraya, l’affascinante protagonista che porta il nome della bellissima Sorāyā Esfandiyāri Bakhtiyār, moglie dell’ultimo scià di Persia e regina triste prima che fosse molto rock essere definite così.

Soraya, infatti, è vittima di un maleficio che colpì la madre da ragazzina: non può toccare o essere toccata poiché la sua pelle è velenosa. Il suo destino è quindi molto simile a quello della Bella Addormentata del Bosco, ma anche a Raperonzolo e alla spaventosa/spaventata Elsa di Frozen, erede di tutto l’immaginario femminile di Andersen. L’autrice afferma anche di essersi ispirata al racconto La figlia di Rappaccini di Nathaniel Hawthorne, che personalmente non conoscevo e che sono andata a recuperare per l’occasione…non ve lo perdete!

Melissa Bashardoust, attingendo a piene mani al folklore persiano che scorre nelle sue vene, crea una storia epica che sa tanto di fiaba e di avventura. Soraya, la principessa velenosa, costretta a vivere nelle retrovie, nascosta persino dalla sua famiglia che raccoglie onore e gloria soprattutto grazie al fratello gemello Sorush, si trova ad essere la chiave per liberare il paese dall’attacco dei div, spiriti malvagi che hanno al loro interno molte specie diverse fra cui i drukuj e la parik. Il romanzo non si riduce soltanto all’accettazione di Soraya da parte di se stessa e degli altri con il suo contributo per l’impero, ma sopratutto racconta la formazione di una ragazza che è il frutto di un progetto e di misteri che soltanto il suo coraggio e la fiducia da accordare a demoni altrimenti assolutamente bugiardi possono svelare. Soraya impara a staccarsi dall’immagine, anche vittimista, della principessa maledetta, per diventare una donna dotata di potere e fiera di esserlo. In questo lungo processo, Parvaneh, la parik che è anche uno dei personaggi più riusciti, riveste un ruolo fondamentale, nonostante sia difficile accordare la propria fiducia a un demone; per non parlare del Simurgh, il portentoso uccello sacro che vorremmo conoscere tutto in caso di difficoltà, un po’ come Fanny la fenice di Albus Silente.

Ragazza serpente spina è toccante nella sua lezione, dedicato a chi si è sentito solo e isolato perché diverso per qualsivoglia motivo, spingendolo a far della propria diversità il proprio potere, a fare delle proprie spine una forza per se stessi e non respingenti per gli altri. Un messaggio che vale la pena sempre ricordare quando viene detto che tutti noi andiamo bene così come siamo e non c’è commento social che possa distruggerci.

Veramente incredibile, per i lettori ossessivi come me, l’apparato bibliografico in cui l’autrice fornisce siti e libri su cui si è appoggiata per creare una struttura solida per la sua epica in prosa, in primis lo Shah-Nameh o Libro dei Re; molto interessante anche la sezione incentrata sulla lingua e sull’ordinamento sociale dell’impero persiano. Poiché è piuttosto complicato recuperare i libri suggeriti dall’autrice in lingua italiana, consiglio almeno di visitare i siti del The Circle of Ancient Iranian Studies e della Encyclopaedia Iranica. Vi assicuro che non ve ne pentirete!

Se cercate ancora un libro da regalare per Natale, questo è senza dubbio il mio consiglio.

Buona Santa Lucia,

Betta La Talpa

P.S. Potete trovare Ragazza serpente spina su LaFeltrinelli e IBS.

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