Genesi mostruose, Peter Vronsky

Quando la casa editrice Nua Edizioni, con cui ho precedentemente collaborato e con cui continuerò a collaborare con grande piacere, mi ha proposto la lettura di questo libro, sono rimasta folgorata: i libri sui serial killer sono sempre un successo, ma mai che si parli delle donne che non siano vittime.

Poi, quando sono andata a indagare sull’autore Peter Vronsky, come da mia abitudine, sono rimasta doppiamente stupita: quest’uomo ha un CV invidiabile sotto ogni punto di vista, per qualità e quantità di esperienze. Con un PhD in Spionaggio all’interno di un corso che potremmo definire Relazioni Internazionali e Storia della giustizia criminale, Vronsky è autore di libri dedicati ai serial killer e alla storia militare, con particolare attenzione alle dittature e ai genocidi, per il cinema è produttore e regista, insegna all’università dove ogni tanto si aggiorna con nuove lauree e tutto questo lo sta facendo dagli anni ’70. Per i dettagli, fatevi un giro sul suo sito: https://www.petervronsky.org

Innanzi tutto, vorrei chiarire che Vronsky scrive esplicitamente della società americana, dove lo sconosciuto è il problema e l’individuo da temere, nonché dove le follie della contemporaneità, del consumismo e dell’omologazione sono all’ennesima potenza e quindi ancor più visibili. In Italia, la sociologia ce lo spiega, la società è mutata nel corso del tempo ma resiste ancora la convinzione che il nucleo fondamentale sia la famiglia: perciò, almeno da noi, non della persona che non conosciamo dobbiamo avere paura, bensì in chi riponiamo la nostra fiducia, in chi amiamo incondizionatamente, in chi ci vuol far vivere in una bolla dorata come una madre molto apprensiva o un padre generale.

Per questo, se di Aileen Wuornos conosciamo a grandi linee la storia grazie a Monster, lo splendido film con Charlize Theron e Christina Ricci, di Jane Toppan, Velma Barfield e Karla Homolka è probabile che non abbiamo mai sentito parlare. Già, perché l’obiettivo di Peter Vronsky è dimostrare che le donne possono essere assassine tanto quanto un uomo, andando a ricercare le ragioni del loro comportamento.

Questo è senza dubbio il punto cruciale che mi ha fatto storcere il naso durante la lettura. Capisco che l’autore lo abbia fatto per ricondurre il lettore a una dimensione che conosce bene, ovvero il mondo dei serial killer maschili che conosciamo grazie alla cronaca nera, ma il continuo paragone fra femminile e maschile laddove la femmina (tale è descritta, purtroppo più spesso di quel che avrei voluto) dovrebbe essere naturalmente più dolce, ragionevole e buona, mi ha disturbata. Inoltre, ma di certo non è colpa sua bensì di un sistema malato e misogino, il perenne accenno alle serial killer come Vedove Nere sexy e misteriose che si comportano quasi peggio degli uomini in quanto a efferatezza, mi è sembrato provenire da una mentalità se non maschilista, almeno fallocentrica. Il continuo riferimento a stereotipi sociali che nel 2021 dovrebbero essere dichiarati fuorilegge non aiuta a eliminarli, anzi.

Mentre ai serial killer riserva una ragione esterna per la loro carriera, ovvero un passato drammatico dovuto ad abusi e maltrattamenti, alle serial killer sembra assegnare una diagnosi che non ha una causa esterna, bensì interna come una malattia mentale o un disturbo del comportamento, a parte in Aileen Wuornos la cui ragione è l’abuso sessuale dei clienti, ma che infatti è considerata alla stregua di un uomo in quanto omosessuale e maschiaccio all’apparenza.

A parte queste mie riflessioni personali, si tratta di un libro molto interessante per capirne di più su questo fenomeno sociale, arricchito dalla grande competenza di Vronsky, da una struttura del libro che agevola la lettura e dallo stile dell’autore molto semplice e diretto.

Un libro che consiglio sicuramente a chi ha già masticato l’argomento e che voglia approfondire il true crime, mentre direi di aspettare ancora un po’ a chi abbia lo stomaco debole.

A presto,

Betta La Talpa

P.S. Trovate il libro qui e sul sito della casa editrice.

Ti piace quello che leggi? Sostienimi su Patreon, Ko-fi o Tipeee!

RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: