Fantasmi a Portogreco

Anche oggi spazio alle Alternative! Intendo, naturalmente, le case editrici di piccole e medie dimensioni e non appartenenti a nessun gruppo.

Per questa occasione, ho scelto un romanzo dal sapore dell’estate che se ne va, nonché con un retrogusto nostalgico di adolescenza anni ’90. La casa editrice è la Nulla Die, organizzata in diverse collane per ogni gusto e con ramificazioni in negozi e in un’agenzia editoriale. Il libro, invece, è Fantasmi a Portogreco di Andrea Andorivìr.

Nonostante sia il classico libro estivo per ragazzi, direi a partire dagli 11-13 anni, si lascia godere benissimo anche da chi ha superato l’età già da un bel po’ di tempo. Se dovessi trovare una definizione per spiegarlo a un lettore adulto, direi I Goonies in versione Basilicata: dei ragazzini che vanno alla ricerca di fantasmi nella Grotta dei Morti, luogo leggendario della cittadina di Portogreco, in nome della fama da Guinness dei Primati, della superiorità intellettuale verso i perfetti fratelli maggiori, della prima cotta e del salvataggio del bar di famiglia per evitare il trasloco in pianura padana. Provengo proprio da quella zona che il protagonista ha definito grigia e piena di casermoni e operai con le scarpe, ma non ne avrò a male…

I protagonisti sono egualmente adorabili per quanto non siano particolarmente originali: Cico, pasticcione inventore e mythbuster/ghostbuster in erba; Nico, punto di vista prescelto, saggio e coraggioso; Ludovica, aspirante archeologa e d’estate cameriera per ora. Nonostante non siano caratterizzati in modo particolare, i personaggi sono ben riusciti ed è facile affezionarsi a loro.

La scrittura è per altro coerente con l’ambientazione e la scelta dei protagonisti e della trama: piana, con un registro medio che pizzica il colloquiale, verosimile e credibile per quanto si tratti di un adventure mistery. La lettura, ne consegue, è piacevole e scorrevole come dev’essere un’avventura al mare (guardando gli altri in pericolo senza fare nulla).

Alle medie, ricordo che lessi un libro molto simile: Il Segreto Della Bessa, di Mariella Ottino e Silvio Conte. Quei libri di avventura per pre-adolescenti di cui si sente ancora il bisogno, come se i ragazzini di oggi dovessero solo leggere romanzi di una tristezza infinita, drammaticamente intrecciati alla peggior realtà e considerandoli già piccoli adulti.

A quell’età ci si avvicina pian piano alla maturità, ma che ben vengano queste avventure spensierate, perché il bambino che ancora vive in loro non se ne vada via troppo presto.

A presto,

Betta La Talpa

P.S. Trovate il libro qui e qui.

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RIPRODUZIONE RISERVATA

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