Jane Eyre

Partiamo da un grande classico inglese, che molti confondono con la grazia e il romanticismo di Jane Austen e quindi evitano come la peste.

Errore madornale! Ciò che di straordinario hanno le sorelle Bronte (in questo caso, la maggiore, Charlotte) è proprio lo sturm und drang del Nord Europa, il titanismo degli eroi, o meglio anti-eroi, il coraggio delle protagoniste e l’ambientazione unica, fra le cime tempestose e la brughiera inglese che offre rifugio a fantasmi, folletti e fate.

La nostra Jane, infatti, è un personaggio curioso, ma che ha saputo cogliere tutto quel che le persone timide e silenziose, ma dotate di immaginazione e padrone di mondi alternativi, custodiscono dentro di sé. Nelle sue poche parole e nel suo aspetto discreto, rivela una forza che sarebbe in grado di spazzare via le crinoline e i pettegolezzi delle nobildonne che frequentano Thornfield Hall e risponde a tono, mantenendo sempre un grande senso della misura e dell’opportunità, insegnatole dal tremendo collegio di Lowood. Oltre la sua apparenza innocua, dimostra da subito un’integrità e una passionalità che la rendono uno dei migliori personaggi femminili della letteratura mondiale. Insomma, mai giudicare un libro dalla copertina…

È questo infatti che affascina Lord Edward Rochester, probabilmente uno dei personaggi che ancora oggi e ben più di certi nostri contemporanei riesce ancora a incantare le lettrici. Burbero e misterioso, di aspetto interessante ma determinato e sfrontato, ammalia sin da subito Jane per la sua perspicacia e il suo scarso rispetto per le convenzioni, come parlare alla governante da pari a pari: è l’unico, infatti, che dimostra di comprendere la vera natura di Jane, la sua intelligenza fuori dal comune, il suo carattere schivo ma non per questo asociale. Inoltre, almeno per quanto mi riguarda, adoro come tratta la stupida e viziata Adèle, nonché sua figlioccia francese.

Infine, il colpo di scena migliore prima di Star Wars. Svelato il mistero che circonda la magnifica dimora di Rochester (e qui evito spoiler perché, chi non avesse mai letto il romanzo né visto i film, deve rimanere inchiodato sul divano per la sorpresa), la storia prende una piega che ci fa affezionare ancor più a Jane: la scoperta di un patrimonio che le spetta, un diversivo tipico dell’800, e un cugino prete, St John, che si dimostra molto simile a lei, ma troppo ligio al dovere e alle proprie idee, per cui tende ad apparire antipatico e, diciamolo, di sicuro non all’altezza di Rochester.  Poi, l’inevitabile ritorno a Thornfield Hall, dove assistiamo al commovente incontro tra i due amanti, aldilà del bene e del male.

Uno sguardo al cinema è d’obbligo, perché di Jane Eyre sono state girate molte versioni tv e cinematografiche, ma non si può non citare il film del 1996 girato da Franco Zeffirelli, con Charlotte Gainsbourg nel ruolo della protagonista e un maturo William Hurt in quello di Rochester, nonché la versione del 2011 di Carol Joji Fukunaga, dove Mia Wasikowska è Jane e Michael Fassbender è Rochester. Pur essendo entrambi estremamente fedeli al romanzo, si differenziano per il tono generale di ciascuno e la scelta degli attori: il primo risulta più elegante e classico, molto probabilmente per il polso di Zeffirelli, mentre il secondo tende più al fantastico e al drammatico o comunque amplifica i toni del primo. Gainsboroug e Wasikowska sono delle Jane perfette e la differenza viene solo dall’età (la prima aveva 25 anni durante le riprese, la seconda solo 22), ma è davvero minima. Al contrario, credo che, nonostante Hurt sia un Rochester rude e severo, ma quello interpretato da Fassbender sia esattamente ciò che il lettore si aspetti.

P.S. Se amate le sorelle Bronte, date un’occhiata alle Lettere edite dalla casa editrice milanese SE: vi darà modo di conoscere le tre scrittrici nel privato e capire davvero dove abbiano tratto ispirazione per i loro romanzi.

  • Charlotte Bronte, Jane Eyre, Universale Economica Fetrinelli, Milano, 2014 Jane Eyre
  • Charlotte, Emily e Anne Bronte, Lettere, SE, Milano, 2002 Lettere

 

Betta La Talpa

RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: